BISONTI RUGBY FROSINONE
Bisonti Rugby sono la squadra dell’alta Sicurezza della Casa Circondariale di Frosinone. Il progetto che ormai è partito da oltre 3 anni vede come principali promotori il responsabile per la attività sportive in Carcere A.S.I. – “Gruppo Idee” Luigi Ciavardini, e il Presidente dell’Associazione “Gruppo Idee”, nonché Presidente dei Bisonti Rugby Frosinone Germana De Angelis, che da anni lavorano duramente per reinserire i detenuti nel tessuto sociale. Altri grandi fautori del Progetto sono l’Amministrazione Penitenziaria della Casa Circondariale di Frosinone che ha creduto e crede fortemente che i sani principi di questo nobile sport possano aiutare davvero persone in evidente condizione di disagio. La vera e propria svolta c’è stata il 30 Luglio del 2013 quando si è deciso di iscrivere la squadra al Campionato di Serie C, trovando il pieno appoggio sia della Federazione Italiana Rugby che del Comitato Regionale Laziale, che tanto apprezzano questo progetto. Tecnicamente la Squadra è seguita dal “Super” allenatore nonché Selezionatore Regionale F.I.R. Alejandro Maria Villalon e dall’Istruttore/direttore Sportivo Manuel Cartella.
Dal punto di vista sociale per i detenuti il rugby ha positivi riflessi su diversi aspetti psico-fisici in un ambiente caratterizzato dalle restrizioni della libertà e dove il sovraffollamento è un elemento strutturale da molto tempo. Insomma può fungere da vera e propria “terapia di gruppo” ed è proprio qui che assume un significato sociale creando momenti di aggregazione per i detenuti con lo scopo di instaurare un clima di benessere individuale e collettivo. Attraverso il rugby c’è poi l’intento di mettere in contatto l’ambiente esterno con la realtà carceraria per favorire il superamento della reciproca diffidenza, creando un vero e proprio rapporto solidale fra società e detenuti ed infine si può promuovere l’attività fisica per favorire il recupero dell’autostima e il miglioramento dello stato di salute.
Gli obiettivi sportivi fondamentali sono far svolgere attività fisica ai detenuti, farli rapportare con l’ambiente esterno nel pieno rispetto delle regole.